Prendiamo in questo lavoro Facebook come “paradigma temporaneo” di riferimento per l’analisi di alcune dinamiche psicologiche tipiche della screen-generation.
A sua volta, essendo Facebook un fenomeno comprensivo delle componenti degli altri Social Network, il nostro movimento di analisi sarà pendolare dal fenomeno-Internet in generale a Facebook in particolare e in direzione reciproca da Facebook agli altri Social Network.
«Facebook sta unendo il mondo. è un’esperienza culturale condivisa ormai da tutto il pianeta, soprattutto tra i giovani. Iniziato come semplice progetto di uno studente diciannovenne, è diventato un gigante tecnologico capace di esercitare un’influenza mai vista prima nella vita moderna, pubblica e privata.
I suoi utenti sono persone di tutte le età, nazionalità, lingue e classi sociali. è forse l’azienda più in rapida crescita nella storia dell’umanità. Facebook è ancor più diffuso in Paesi come il Cile e la Norvegia che non negli Stati Uniti. Sta cambiando il nostro modo di comunicare e interagire, di vendere e pubblicizzare prodotti, il modo in cui i governi comunicano con i cittadini, persino il modo di lavorare nelle aziende. Sta alterando la natura dell’attivismo pubblico, e in alcuni Paesi inizia a influenzare lo stesso processo democratico. Non è più soltanto un giocattolo per studenti del college.
Se usate Internet, diventa ogni giorno più probabile che usiate Facebook. è il secondo sito più visitato dopo Google, con oltre 600 milioni di utenti attivi (a novembre 2010). Ben oltre il 30 per cento dei due miliardi di persone che usano Internet in tutto il mondo usa Facebook regolarmente.
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