…Riprendo il discorso dopo l’estate trascorsa….
Di conseguenza il successo è l’obiettivo a breve termine degli adolescenti attuali. Ne hanno bisogno ma soprattutto hanno la certezza di averne diritto. Per successo intendono il “riconoscimento” del loro intrinseco valore, della loro unicità ed individualità. Coltivano il convincimento che essere riconosciuti e valorizzati sia ciò che la famiglia, la scuola e i coetanei devono fare. Il “valore del sé” e la conseguente richiesta che esso sia rispecchiato dall’ambiente, valorizzato e reso visibile, non è in conflitto con i valori e le aspettative dell’ambiente. Gli adulti non sono degli avversari, ma delle potenziali “risorse”; se vogliono collaborare meglio, altrimenti non importa, ci sono altre risorse. Tra queste ci sono soprattutto i coetanei, che essendo tali hanno delle specifiche competenze e possono perciò riconoscere il proprio valore: la bellezza, l’unicità, l’importanza del soggetto, dei suoi emblemi e trofei, competenze e capacità, bisogni e limiti; tutto ciò che nell’insieme costituisce il fascino della propria diversa ed originale interpretazione della crescita.
Alla luce di questo trova nuova spiegazione il fatto di voler essere “sempre connessi” proprio con i coetanei. Dal momento che questa è la prima generazione a possedere attraverso i Social Network ed in mondo particolare Facebook una “connessione istantanea generazionale”. La possibilità di essere “sempre connessi” con i propri coetanei (l’idea appunto di social friends ) consente all’adolescente-Narciso di ricevere istantaneamente il feedback di coloro ai quali è legato da “amicizia”.