Introduzione

L’anoressia è una malattia che fa parte dei disturbi alimentari insieme ad alte patologie come ad esempio la bulimia e l’obesità. Alcuni anni fa, nessuno avrebbe pensato che potessero esistere luoghi virtuali creati appositamente per incoraggiare le persone a dimagrire nel peggiore dei modi. Oggi, ormai da qualche anno, purtroppo questi blog esistono e hanno preso il nome di “Pro-Ana”: veri e propri spazi che inneggiano all’anoressia.

Aspetto storico/sociologico

I blog pro ana compaiono in Italia più di dieci anni fa e sono degli spazi virtuali in cui adolescenti e giovani donne si scambiano pareri, idee e consigli su come dimagrire velocemente. «Si tratta di un rete di circa 300mila siti cui bisognerebbe aggiungere gli account dei social network», infatti proprio questi ultimi coprono un ruolo molto importante: “aiutano” queste fragili ragazze a sentirsi appagate nel momento in cui postano una foto del loro fisico. Molto spesso vengono addirittura pubblicati scatti fatti durante il ricovero ospedaliero che mostrano il sondino nasogastrico o la flebo: le vittime pensano così di aver raggiunto la vittoria, la magrezza per eccellenza e si sentono in dovere di incitare altre ragazze.

La caratteristica principale di questi blog, che diventano vere e proprie chat per incoraggiarsi a vicenda, è di inneggiare all’anoressia e alla bulimia come scelta di vita, non trattandole quindi per quello che sono: una malattia. In questi blog si trovano quindi vere e proprie regole su cosa e quanto mangiare e su quali sono i metodi per smaltire le calorie che vengono assunte.

Aspetto psicologico/patologico

La domanda che sorge spontanea quando si sente parlare di blog pro-ana è:”Perché una ragazza cerca e vuole a tutti i costi far parte di quel mondo”? La risposta è principalmente una ovvero quella data dal fatto che le ragazze di quell’età guardano inevitabilmente molto il loro aspetto fisico e tendono a desiderarlo sempre più simile a quello che vedono sui social network. Oggi il corpo considerato attraente è quello asciutto, magro e con determinate caratteristiche che queste fragili ragazze cercano di ottenere. Il fatto di poter condividere con altre persone, coetanee e magari esperte in questo ambito, il proprio corpo, i propri obbiettivi ed i propri risultati è un modo per fare gruppo e sentirsi forti. Chiaramente questo sentirsi forti insieme, porta ad un rapido peggioramento di questo mondo che porta all’anoressia in quanto molte più ragazze cercano di dimagrire velocemente utilizzando questi pericolosissimi metodi.

Aspetto educativo

Questo mondo così pericoloso è stato in grado di far cadere in trappola molte ragazze in pochissimo tempo, perché si sa, le informazioni sui social girano molto velocemente, e così, molto velocemente queste vittime si sono anche ammalate ed alcune, più fragili, hanno perso la vita. Fortunatamente però la maggior parte di questi blog sono stati chiusi, così come anche gli hashtag che venivano utilizzati prevalentemente su Instagram ( #ana, #proana, #proanoressia) per inneggiare all’anoressia e per cercare di invitare altre ragazze ad entrare in questo mondo.

Conclusioni

Il compito di un educatore non dovrebbe essere quello di giudicare le persone che entrano a far parte di questi blog e di queste chat di gruppo, ma dovrebbe essere quello di capire perché una ragazza che potrebbe essere potenzialmente libera o comunque alla ricerca della sua libertà più vera, possa invece cadere in una trappola come questa. Forse la risposta è più semplice di quanto si possa pensare: a mio parere l’educatore dovrebbe fare in modo che ognuno abbia una persona che ami e che custodisca le proprie debolezze più di quanto possa fare lui stesso.