Il termine “selfie” deriva direttamente dall’inglese, e si tratta in poche parole di un autoritratto fotografico realizzato attraverso un dispositivo elettronico, vale a dire uno smartphone, un tablet, una fotocamera digitale compatta o anche la webcam del PC.
La sua tipica funzione è la condivisione della fotografia sui social network, o nell’album multimediale come ricordo di un certo evento o incontro.
C‘è però un mondo di differenza tra il “selfie” e il tradizionale autoritratto fotografico. Quest’ultimo infatti prevede determinate intenzioni artistiche e ha delle peculiarità importanti, cosa che non troviamo negli autoscatti realizzati con gli smartphone e pubblicati su Facebook, Twitter, Instagram, …
Si parla spesso di selfie-mania, e in effetti con la crescente popolarità di smartphone e tablet, la gente ha imparato a farsi le foto in completa autonomia, sia a casa che per le vie della città. Secondo alcuni critici il ricorso massiccio ai selfie è un fenomeno tipicamente narcisistico, un atto di autoindulgenza correlato talvolta a una bassa autostima, con il quale si cerca un’autoaffermazione in un ambito della cui superficialità si è comunque coscienti. Il suffisso diminutivo suggerirebbe una familiarità o intimità nei confronti di un gesto ritenuto personale ma anche volatile e transitorio.
ARTICOLO ACCADEMICO:“Il selfie, ovvero la fotografia che tergiversa”(la Repubblica.it)
http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2016/10/14/selfie-clinton-riva/
LIBRO:“SELFIE,narcisismo e identità” di Giuseppe Riva
https://mulino.it/isbn/9788815266347
VIDEO: #SELFIE (Official Music Video) – The Chainsmokers