“Virtual dialogue”: si tratta di un dialogo simulato, ricostruito al computer e che appare come se fosse reale.
Ogni giorno nel mondo muoiono in 150mila. Non tutti per sempre: si può resuscitare via app. SafeBeyond è un’app gratuita con cui è possibile programmare l’invio di messaggi (non solo scritti) ai propri cari dopo il decesso. “Life continues when you pass away” dice il claim in home page. È veramente così? Da un punto di vista tecnologico sì. Perché in un mondo dove ogni cosa è programmabile, puoi fare in modo di lasciare una considerevole traccia di te, anche dopo che ti sei disconnesso del tutto, sotto forma di video destinati a nipotini che non vedrai mai, messaggi di auguri per compleanni degli amici che tu non potrai festeggiare eccetera.
SafeBeyond è dunque l’app che ti fa interagire anche da morto. La scarichi e hai la possibilità di mettere insieme sms, foto e video e di spedirli al mondo dei vivi quando avrai lasciato questa terra.
Il servizio è disponibile su Android ed è stato creato da Moran Zur, che ha perso suo padre per un cancro, e poi sua moglie per lo stesso motivo. Prima che sua moglie morisse, era preoccupato perchè il loro figlio di tre anni non avrebbe mai avuto modo di conoscerla, così ha lasciato il lavoro e ha fondato SafeBeyond. Su SafeBeyond gli utenti con account “free” hanno 1 GB al mese per i messaggi futuri, e possono immagazzinarci dentro le congratulazioni e gli auguri per i futuri compleanni, matrimoni e le lauree a cui loro non parteciperanno.
Funziona così, tu registri tutto e dopo la tua morte entrano in azione i tuoi cari, che possono mettere in agenda e programmare le date per l’invio dei messaggi e dei video al momento giusto.” (Silvia Vecchini, wired.it).
Nel film “My life” (https://www.youtube.com/watch?v=XGdlCrkscMA) Robert Jones (1993) è un manager di successo di Los Angeles, vive felicemente con la moglie Gail Jones, incinta del suo primo figlio. Tuttavia la felicità della coppia è di breve durata, poiché a Bob viene diagnosticato un tumore ai reni che, in poco tempo, ha già raggiunto i polmoni. La paura di morire prima della nascita del bambino e il desiderio di essere comunque presente nella futura vita del figlio, convincono Bob a girare una serie di filmati in cui egli riprende se stesso, con l’intento di lasciare al suo erede qualcosa di più che un semplice ricordo: parla di sé, e dei suoi genitori che vivono a Detroit.
http://www.smartcityness.it/la-sfida-della-comunicazione-dialogo-tra-reale-e-virtuale/
https://www.youtube.com/watch?v=UtWUNZjvW9A(importante soprattutto dal minuto 8:10 al minuto 9:00 in cui fa riferimenti che possono essere proiettati all’app)
https://www.youtube.com/watch?v=yvB62An7d9s
“Reale e virtuale” di Tomàs Maldonado
http://www.ilcambiamento.it/articoli/comunicazione_oggi_virtuale_reale