Dalla nascita alla morte l’uomo cerca i suoi simili; il trauma della nascita, il più grave di tutta la vita, “catastrofe originaria dello sradicamento”[1], è appunto il trauma di una separazione, della perdita di un contatto che si cerca subito di restituire al bambino. Così pure alla fine della vita è ancora lo sguardo e la mano che cerca una presenza ed un incontro

 


[1] Franco Fornari, Psicoanalisi della musica, Longanesi, Milano 1984, p. 23.