Introduzione
Il “Car Sharing” è un metodo comodo, veloce e sicuro per avere sempre un’auto a disposizione senza la necessità di possederne una.
E’ una servizio di mobilità urbana che permette agli utenti di utilizzare un veicolo su prenotazione noleggiandolo per un periodo di tempo breve, nell’ordine di minuti o ore, e pagando in ragione dell’utilizzo effettuato.
Questo modo di muoversi fa parte dei servizi di mobilità sostenibile, cioè per favorire il passaggio dal possesso del mezzo al suo semplice utilizzo, in modo da consentire di rinunciare all’acquisto di un’automobile privata ma non allo scopo per cui è stata creata.
Aspetto storico/sociologico
L’idea di condividere veicoli e manutenzione degli stessi risale al secondo dopoguerra. E’ del 1948 la prima organizzazione di auto in condivisione documentata, servizio di auto condivise di una cooperativa abitativa di Zurigo.
Gli anni 80 e 90 sono stati un periodo di maturazione, con una continua e lenta crescita principalmente di piccoli sistemi senza scopo di lucro, molti in Svizzera e in Germania ma anche in altri paesi minori come Canada, Paesi Bassi, Svezia, e Stati Uniti.
Dal 2001 il “Car Sharing” arriva anche in Italia promosso dalla Legambiente. Era un servizio riservato agli iscritti all’organizzazione, servizio povero dovuto alla scarsità di risorse. Nel dicembre 2001 il programma è promosso anche dal Ministero dell’Ambiente facendo partire il programma iniziativa Car Sharing ICS, che non gestirà direttamente servizi di noleggio, ma in generale avrà lo scopo di promuovere il sistema di condivisione, garantire l’omogeneità delle apparecchiature e la funzionalità dei servizi.
Aspetto psicologico/patologico
Il servizio di Car Sharing consente agli utenti di viaggiare in tutta serenità, senza avere il pensiero di essere possessori di una automobile, quindi senza avere la preoccupazione di dover pagare alla scadenza il bollo, l’assicurazione, la manutenzione.
Ai giorni d’oggi l’utilizzo del Car Sharing è molto semplice, basta scaricare una applicazione nel nostro Smart phon o collegarsi al sito da cui si può prenotare la vettura, a seconda dello spazio che abbiamo bisogno si può richiedere una macchina più o meno grande, si stabilisce in quale parcheggio ritirare la macchina e il gioco è fatto, possiamo usare la nostra vettura in tutta serenità, sapendo che al bollo, all’assicurazione e alla manutenzione ci ha pensato qualcun altro.
In caso di guasto basta premere un tasto di emergenza localizzato sul cruscotto della macchina e l’assistenza provvederà a raggiungere l’automobile in panne portandone una sostitutiva allo sfortunato guidatore.
Aspetto educativo
Il Car Sharing non consente di assumersi la responsabilità di possedere una vettura, della sua manutenzione, della sua cura, e soprattutto non fa cogliere il valore dell’oggetto che si sta usando.
Il compito dell’educatore in questo caso è quello di aiutare l’utente a valorizzare l’oggetto che ha noleggiato, a prendersene cura, e a restituirlo come lo ha trovato, inoltre l’educatore ha il compito di far capire all’utente che se avesse una macchina di proprietà risparmierebbe notevolmente in confronto a ciò che spende noleggiando una macchina con il Car Sharing.
Conclusioni
Il Car Sharing è uno strumento molto utile se ci troviamo fuori città dove non siamo arrivati con la nostra macchina, consente molte agevolazioni che ovviamente non sono gratuite, come accesso alla ztl e alle corsie preferenziali, oltre a tutti i vantaggi di usare una macchina che non è nostra.