Introduzione

“Don’t wait for perfect. Don’t wait for something to be fully formed in your head to start on it. Just start, and then work it out as you go.”

Brandon Stanton

Una macchina fotografica, un registratore vocale e molta pazienza, questo è ciò che ha reso famoso il fotografo statunitense Brandon Stanton. Humans of New York è un blog, un libro di interviste e foto fatte dallo stesso Brandon per le strade di New York.

Aspetto storico/sociologico

Il progetto inizia nel 2010, quando Brandon decide di fotografare 10.000 passanti per le strade di New York e creare una sorta di catalogo, una mappa interattiva degli abitanti della Grande Mela, ed è proprio da qui che inizia la storia di Humans of New York.

Il progetto ha ottenuto fama universale quando Brandon ha iniziato ad aggiungere alle foto scattate delle brevi conversazioni avute con i soggetti ritratti, chi parlava di sport, chi di aneddoti della propria vita, del meteo, del lavoro, di sogni. Insomma, tantissime storie che unite in un unico blog diventano il racconto di città intere, uomini, donne, bambini e anziani.

Oggi HONY ha più di 20 milioni di seguaci nelle pagine Facebook ed Instagram, quasi 10.000 ritratti e due libri venduti in molti Paesi diversi, primi nella classifica dei bestseller del New York Times. Nel 2018 HONY è diventato anche una serie tv, disponibile su Facebook Watch, composta da 13 episodi della durata di 15/20 minuti.

Per quanto riguarda il sito web del blog invece, lì le storie sono raggruppate per Paese (Pakistan, Iran, Iraq, Uganda..), oppure per “categorie” specifiche di popolazione: carcerati, rifugiati, bambini ricoverati in oncologia pediatrica ed ex combattenti.

Aspetto psicologico/patologico

Un modo semplice ma allo stesso tempo innovativo che esalta l’aspetto emotivo della comunicazione, e mette in relazione le persone grazie all’empatia e all’amore per il prossimo che suscitano i contenuti di questo progetto. Leggendo i commenti alle foto-interviste, si possono notare frasi come “I do this, too!” oppure “He/she looks exactly like me”, o “I relate to her a lot”. HONY insegna e diffonde molte attituidini positive (empatia, ascolto attivo, consapevolezza), ma l’apporto più grande è dato dal fatto che grazie a queste storie molte persone si rendono conto di non essere le uniche a provare o aver provato determinate esperienze. La sua forza e il suo coraggio stanno proprio in questo: normalizzare tutte le vulnerabilità che caratterizzano le nostre vite, vulnerabilità che spesso tendiamo a tenere nascoste per paura di non essere compresi, ma che una volta esternate ci fanno capire di non essere soli, che c’è sempre qualcuno che ci può capire.

Aspetto educativo

I racconti riportati da Brandon sono tutti racconti educativi, perché ognuno di questi ha qualcosa da insegnare. Uno dei tanti esempi di storie educative vede come protagonista Vidal, un giovane studente di una scuola media, situata in uno dei quartieri con il più alto tasso di criminalità di New York (Brownsville), il quale, alla domanda di Brandon risponde:

“Chi è la tua fonte di ispirazione?”

“La mia preside, Ms. Lopez.”

“Come ha influito sulla tua vita?”

“Quando ci mettavamo nei guai, lei non ci sospendeva. Ci chiamava nel suo ufficio e ci spiegava come fuonziona la società attorno noi. Ci diveva sempre che quando qualcuno abbandonava  la scuola, in prigione c’era una nuova cella pronta per lui. E ogni volta aiutava ognuno di noi a rialzarsi in piedi ricordandoci che noi valiamo.”

Conclusioni

La particolarità di questo progetto è che Brandon non dà nessun tipo di giudizio alle persone intervistate, ascolta in modo attivo ed empatico, comprende e lascia che siano i protagonisti stessi delle storie a dare un valore a ciò che raccontano. Grazie a questo suo talento è riuscito anche a raccogliere fondi per numerose campagne e molti Paesi tra cui l’Italia, prendendolo come modello, hanno creato blog simili: Humans of Milan, Naples, Venice e molti altri.