Introduzione

La comunicazione del giorno d’oggi, sebbene presenti innumerevoli vantaggi di rapidità ed efficacia, ha di gran lunga impoverito la sostanza delle nostre conversazioni. Slowly, un’applicazione innovativa e controcorrente rispetto alle solite app di messaggistica istantanea, consente di mettere in contatto i suoi utenti con persone da tutto il mondo, dando la possibilità di scrivere lettere virtuali. La sua particolarità sta nella consegna delle lettere, che non avviene immediatamente come un normale messaggio, ma dopo dieci, quindici o venti ore, in base alla distanza del Paese da cui proviene la lettera al luogo di ricezione.

Aspetto storico/sociologico

Slowly viene creata nel 2017 da Kevin Wong (direttore della Why Interactive di Hong Kong) con l’idea di rilanciare in formato digitale l’esperienza dello scrivere ad un amico di penna, ponendo attenzione a riproporre le stesse dinamiche di un tempo, quali quelle dell’attesa e dell’ignoto. Pur essendo un’app molto semplice e intuitiva, e per alcuni versi nemmeno così di tendenza, Slowly riscontra fin da subito un grande successo, vincendo da parte di Google Play i premi per miglior app sia dell’anno 2018 che dell’anno 2019. Secondo le statistiche riportate nel sito ufficiale, Slowly è riuscita a connettere più di un milione di persone nel mondo, facendo stringere più di 4 milioni di amicizie. Dalle recensioni si può riscontrare quanto gli users siano entusiasti di utilizzare quest’app, che ha fatto riscoprire la bellezza dello scrivere, del raccontarsi e dell’instaurare così legami profondi e sinceri.

Aspetto psicologico/patologico

La dimensione dell’ignoto in Slowly, sebbene lasci spazio alla possibilità di rivelarsi nella propria autenticità, presenta i suoi riscontri negativi, come l’eventualità di intercettare persone con intenzioni malevole nei confronti dell’utente. Si ricorda quindi di agire sempre con prudenza e riflessività, perché Slowly impegna molto sul piano affettivo ed emotivo: un tradimento, una menzogna o semplicemente la scoperta di una mancata reciprocità può portare perciò a delusioni e frustrazioni anche molto forti.

Sul piano dell’amicizia è fondamentale cercare di mantenere un giusto equilibrio tra amicizie vicine e reali, e amicizie di penna. L’entusiasmo per Slowly potrebbe portare a voler contattare innumerevoli persone da tutto il mondo (un limite massimo di amici di penna non c’è), togliendo così tempo e spazio alla cura delle relazioni “dal vivo” con le persone e gli amici che si incontrano nella quotidianità.

Aspetto educativo

Uno dei desideri fondamentali dell’essere umano è essere apprezzato per quello che porta dentro di sé, per i suoi valori e per ciò che di bello può offrire al mondo. Slowly permette questo dando la possibilità all’utente di non identificarsi con una foto personale, ma di costruire un avatar che più lo rappresenti: in questo modo, il condizionamento dato dall’immagine del corpo non influisce nella comunicazione, che diventa così più libera e sincera. Oltre a questo, in Slowly viene rivalorizzato l’aspetto del tempo grazie all’allungamento dei tempi di ricezione del messaggio: ciò permette non solo di alimentare la dimensione dell’attesa e del desiderio, ma soprattutto di rallentare la scrittura e la lettura, perché l’utente non si sente preso dalla presunta esigenza di rispondere con immediatezza. Raccontarsi e leggere con lentezza i pensieri e le esperienze dei propri amici di penna è benefico infatti per riacquistare un legame più profondo con le persone e con la vita.

Conclusioni

Slowly, nella sua semplicità, riporta l’attenzione sulla valorizzazione di una parte imprescindibile della nostra vita, e cioè la cura delle relazioni. Se usata in modo adeguato, l’esperienza che vi si può trarre potrà diventare sicuramente arricchente per la propria vita, e permetterà di tornare così a prestare maggior attenzione, con un ritmo meno frenetico, alle cose che contano davvero.