“ACCADDE OGGI” : I “TUOI” RICORDI DI FACEBOOK

Introduzione

“Accadde oggi” di Facebook è una funzione introdotta dal social network più famoso del Web, una sorta di diario dei ricordi personale che ripropone i post e le foto pubblicate negli anni precedenti.

Aspetto storico/sociologico

Facebook è stato creato il 4 febbraio 2004 dall’informatico ed imprenditore Mark Zuckerberg insieme a quattro suoi colleghi (Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes). Questo sito è nato negli Stati Uniti esclusivamente per i ragazzi dell’Università di Harvad, con lo scopo di agevolare l’integrazione nell’istituto ai nuovi studenti.

È il social network più diffuso al mondo, un servizio Web gratuito che permette di rimanere in contatto con tutti gli amici (sia vicini che lontani) ed allargare le proprie conoscenze con persone provenienti da qualunque parte del mondo.

Il 26 febbraio 2006 l’accesso a Facebook fu aperto anche ai licei e a grandi compagnie (ad esempio Microsoft), mentre dal 27 settembre, dello stesso anno, l’iscrizione si amplia a tutti coloro che hanno compiuto 13 anni.

Già dai primi anni Facebook ha riscontrato un grande successo, nel 2008 i suoi utenti sono cresciuti fino ad arrivare a 100 milioni.

Il 25 marzo 2015 Mark Zuckerberg ha introdotto la funzione “accadde oggi”, la quale permette ad ogni persona di rivedere le foto ed i post pubblicati in passato. Questa nuova sezione dà la possibilità di rivivere giorno per giorno i contenuti condivisi nella stessa data, ripercorrendo quegli eventi accaduti nel corso della nostra vita che abbiamo voluto condividere, al tempo, con i nostri amici. Il contenuto è visibile solo all’utente per poter dare la possibilità di scegliere se ripubblicare quel ricordo o cancellarlo, se non piacevole, oppure eliminare definitivamente questa funzione.

Ogni giorno 90 milioni di persone consultano questa “bacheca personale” di ricordi, che permette a loro di fare un tuffo nel passato, nella speranza di rivivere dei flashback che possano avere un impatto positivo sull’umore e il benessere personale.

Aspetto psicologico/patologico

Conosciamo tutti il grande successo e la grande influenza di Facebook oggigiorno, come possa condizionare in modo positivo o negativo la nostra vita e quali sono i rischi e i pericoli all’interno di questo straordinario mondo virtuale. Un aspetto, di cui non teniamo a mente però, è la memoria che si nasconde dietro alla schermata del nostro computer. Con la funzione “accadde oggi” tutto ciò che abbiamo scritto, pubblicato, condiviso molti anni fa, cose di cui magari abbiamo già scordato l’esistenza, ci vengono ricordate da Facebook, il quale, grazie a calcoli algoritmici, è in grado di recuperarli ed evidenziarli nella nostra Home.

Non tutti i ricordi però hanno un impatto positivo su di noi, alcuni possono aprire grandi ferite o creare disagio per episodi imbarazzanti passati, ricordi che vorremmo eliminare ma sappiamo che è pressoché impossibile farlo. Questo “ricordare forzato” crea in alcune persone una grande sofferenza al punto da non riuscire più ad entrare nel social network, questo avviene per evitare di imbattersi in un ricordo di un familiare/amico che non c’è più, rivivere momenti gioiosi con l’ex partner oppure di far riaffiorare amicizie ormai finite. L’elaborazione dei ricordi è processo delicato e per questo non deve essere forzato, ma la capacità di farlo deve scaturire da una nostra necessità, dall’essere pronti a reggere il peso della massa emotiva che il ricordo porta con sè quando viene riportato alla mente cosciente. Ecco perché, questa funzione, che per alcuni può essere solo un modo divertente per fare un tuffo nel passato, può essere un mezzo di sofferenza per chi il passato preferisce non ricordarlo.

Aspetto educativo

La nostra memoria si è espansa al mondo digitale, viene influenzata ed arricchita da questo con il quale condivide i contenuti. Non essendo più solo nostra, viene gestita anche da questi fattori esterni ad essa, i quali la controllano e la fanno riaffiorare in qualsiasi momento, senza la nostra volontà. Anche Facebook, oramai, gestisce per noi la memoria della storia che abbiamo deciso di raccontare e condividere in rete, riproponendo post, amicizie ed eventi ormai dimenticati.

È importante che genitori ed educatori informino i ragazzi e diano a loro strumenti e competenze necessarie per poter navigare sul Web e condividere con questo informazioni personali in modo sicuro. Ciò che avviene in Internet si ripercuote inevitabilmente sulla realtà, causando, in alcuni casi, grossi danni alla persona e alla sua reputazione.

Bisogna dunque soffermarsi a riflette non solo sugli aspetti positivi e straordinari che questo strumento digitale offre, ma anche sui rischi che comporta. Non esiste cosa più semplice che scattare una foto e pubblicarla, condividere un post o un video del sabato sera, ciò che non si tiene sempre conto è come questi contenuti viaggino in rete e diventino di dominio pubblico. Basta una sola persona al mondo che noti ciò che abbiamo condiviso e decida di copiare il contenuto, che quest’ultimo immediatamente non è più sotto il controllo del proprietario.

Educare è la parola chiave per fare del Web uno strumento funzionale , non un’arma a doppio taglio : Internet non dimentica.