Introduzione

In un mondo sempre più interconnesso e sempre più legato ai social network, grandi e piccole aziende hanno scoperto nuove e potenti strategie per comunicare e raggiungere il proprio target: l’Influencer Marketing.

Aspetto storico/sociologico

Per Influencer Marketing s’intende quell’insieme di strategie che le grandi marche utilizzano per pubblicizzare i loro prodotti attraverso la notorietà delle celebrità. Queste persone famose sono definite influencer, termine usato per  indicare la loro capacità di influenzare i pensieri e le decisioni degli altri grazie a ciò che essi dicono, scrivono e postano nelle piattaforme social.

Aspetto psicologico/patologico

La tattica psicologica usata dall’Influencer Marketing si fonda sul principio della persuasione per convincere le persone a decidere di acquistare prodotti o servizi, spesso in modo implicito. Questa tecnica si fonda principalmente sui meccanismi di comparazione sociale che avvengono nella mente dei soggetti, i quali, essendo esposti a determinati contenuti sui social, diventano invidiosi e cercano di trasformare quell’immagine astratta in qualcosa di reale da riprodurre nella propria vita. Soprattutto quando si parla di target di nicchia, gli influencer rappresentano dei punti di riferimento che amano condividere con i propri followers recensioni e consigli, con i quali orientano la scelta del soggetto nell’acquisto del prodotto. In questo nuovo modo di fare marketing, è possibile riscontrare il problema quando veniamo a conoscenza che più della metà degli acquisti di questa fetta di mercato avviene non per reale necessità, ma semplicemente perché in quel momento le persone vogliono comprare qualcosa visto casualmente on-line, magari sul profilo Instagram del loro blogger preferito. A supporto di quanto appena detto prendiamo in esempio il marchio di abbigliamento Zara: mentre la moda prima era divisa in due stagioni, un negozio della grandezza di Zara (una delle più grandi catene di moda al mondo) ha ben pensato invece di cambiare collezioni ogni due settimane. Questo meccanismo di marketing, supportato dalla sponsorizzazione da parte degli influencer, porta il soggetto a pensare di essere alla moda solo se aggiorna il suo guardaroba ogni due settimane. Gli influencer, ovviamente, possono permettersi di seguire quest’andamento, perché  vengono direttamente pagati dalle aziende per postare delle foto mentre indossano i loro prodotti, ma per il comune soggetto che li segue, invece, diventa un problema non solo economico, ma anche psicologico, poiché si ritrovano circondati da gruppi di coetanei che danno importanza a queste cose.

Aspetto educativo

Da un punto di vista educativo è necessario innanzitutto Riconoscere la portata dei condizionamenti che avvengono nelle piattaforme digitali, spesso in modo implicito, che non permettono al soggetto di distinguere i contenuti reali da quelli puramente a scopo pubblicitario. L’educazione deve mirare a Responsabilizzare e far Riflettere il soggetto, il quale può e deve sviluppare la capacità di leggere criticamente i contenuti presenti nel web, per rispondere a essi senza farsi travolgere. Questo permette di Ricapacitare il soggetto a selezionare i contenuti in base ai propri valori e alla propria identità.

Conclusioni

È impossibile ignorare quindi questo fenomeno, che essendo una pratica molto conveniente ed efficace, sta diventando sempre più diffusa e fuori controllo. Il giovane e nativo dell’era digitale, senza la capacità di una lettura critica, continuerà ad agevolare la crescita dell’Influencer Marketing, permettendogli di avere un’incessante crescita degli esiti positivi.