Introduzione

Questo lavoro vuole offrire ai lettori un quadro generale per quanto riguarda Pinterest, presente nei nostri app store da più di sette anni, il quale ha raccolto una quantità spaventosa di iscritti nell’ultimo anno grazie al passaparola all’interno di social network come Facebook o Twitter.

Aspetto storico/sociologico

Pinterest è un social network fondato nel 2010 da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra partito da un’idea nata nel 2009 di una Shopping App che si dimostrò un fallimento totale, successivamente dopo oltre 50 versioni diverse i tre arrivarono alle prime release di come conosciamo oggi Pinterest. Purtroppo non fu successo immediato, ma il percorso continuò fino ad arrivare ai 25 milioni di utenti nel 2013 e al 35° posto tra i siti più popolari al mondo in questo momento. Inoltre Il rapporto 2013 stilato da Global Web Index, azienda specializzata nelle ricerche di mercato, mostra che Pinterest ha visto crescere i propri utenti del 150% in un solo anno, passando da 98milioni a 242milioni di iscritti.

 

Il centro delle sue attività è la possibilità che viene data agli utenti di creare e organizzare bacheche per gestire la raccolta di immagini, video, foto in base a temi predefiniti o da loro generati secondo alle loro preferenze. I nuclei tematici più in voga all’interno di Pinterest sono il design, la moda e il cibo.

L’obiettivo del social è quello di mettere in connessione idee e progetti che possano arrivare a catturare l’attenzione degli altri utenti attraverso il “pin”, una sorta di hastag che suddivide tutto il social in nuclei tematici.

Non a caso quindi il nome è una fusione tra le parole “pin” ossia “apprendere” e “interest” ossia “interesse”, temi principali del social che esige negli ultimi tempi un sostanziale allontanamento dai più famosi social neteork quali Instagram e Facebook.

Aspetto psicologico/patologico

Un social come Pinterest, pur non essendo un social che punta al rapporto diretto con la vita e con le esperienze degli altri utenti e che quindi non si dirige verso l’ostentazione delle attività personali dell’utente, può comunque presentare aspetti patologici quali l’invidia, l’eccessiva severità verso se stessi o un’ossessiva ricerca della perfezione.

 

L’invidia si può identificare come prima conseguenza una volta che entriamo nel perfetto mondo di Pinterest. Diverse indagini, per esempio quelle della Humboldt University e della Drmstadt’s Technical University, hanno verificato l’elevata quantità di invidia che entra in circolo nell’utente una volta che si comincia ad utilizzare un social media. Nello specifico possiamo dire che Pinterest non fa altro che mostrare le diverse sfaccettature di perfezione per quanto riguarda il design, la bellezza, l’estetica, la disposizione dei mobili nella nostra lavanderia o addirittura la disposizione dei nostri abiti all’interno dell’armadio, toccando quindi quasi tutti gli angoli della nostra estetica e della nostra casa, ci rende sempre più invidiosi e autocommiserati della nostra situazione.

Possiamo quindi dire che con un uso sbagliato di questo social arriviamo a dover fare i conti con una ossessiva ricerca della perfezione, utilizzando un eccessiva severità con noi stessi e non dandoci spazio per coltivare le nostre caratteristiche e i nostri gusti, prediligendo quelli offerti dal social e dalle mode del momento.

Aspetto educativo

Per quanto riguarda l’aspetto educativo, sicuramente la gamma di informazioni e nozioni che possiamo apprendere attraverso questo social media non è assolutamente ristretta. Differentemente da altri infatti, in Pinterest viene dato  molto più spazio ai nostri progetti o ad una vasta gamma di iniziative e idee che in pochi casi possiamo trovare in altri social.

Per avvicinarci meglio al concetto, basti pensare che se vogliamo intraprendere una ricerca di come organizzare le unità di apprendimento all’interno di un’ipotetica classe di seconda elementare, possiamo trovare un lunga lista di idee e progetti illustrati riportati da maestre di tutto il mondo che ci descrivono tutte le caratteristiche dei loro piani di lavoro.

Secondo questo concetto possiamo spostarci in qualsiasi tipo di attività, dalle idee su come progettare i propri piani di studio e la propria agenda a quelle che riguardano un architetto e come gestisce i suoi lavori.

Di conseguenza per un utente tutti questi spunti saranno fonte di grande ispirazione per qualsiasi suo progetto, e soprattutto potranno attirare l’interesse anche di studenti che decidono di avvicinarsi, per esempio, al mondo dell’architettura, del design o del fai da te.

Conclusioni

Possiamo affermare che un social quale Pinterest sia di gran lunga più adatto per una crescita dei propri interessi e dei propri progetti e di conseguenza per una crescita personale, rispetto ad altri social. Parliamo infatti di un social che da la possibilità all’utente di condividere le sue idee in un luogo dove tutti sono pronti ad accoglierle e dove tutti hanno il medesimo scopo.

Inoltre il social media può benissimo essere utilizzato da un educando con la maggiore probabilità che arrivi a produrre dei buoni risultati all’interno della sua formazione e della sua crescita.