Introduzione

Il Chocking Game è un’attività molto pericolosa, sempre più in voga tra bambini e ragazzi, che consiste nel fermare la circolazione del sangue nell’arteria carotidea con una corda, una cintura, le mani oppure trattenendo il respiro. L’obiettivo è quello di togliere sangue, e quindi ossigeno, al cervello provocando volontariamente uno svenimento.

Aspetto storico/sociologico

Questa attività non è una moda del momento ma risale agli anni ’90, ed è diffusa soprattutto tra i teenager. In base al Paese di appartenenza, viene denominata in diversi modi; i più diffusi sono “The Choking Game”, “Flash indiano”, “Space Monkey” e “Funky Chicken”.

Mentre inizialmente queste pratiche rimanevano all’interno del gruppo di amici, con l’avvento di Internet nella società si sono spostate anche sulla rete. Molti ragazzi infatti si fanno filmare e postano il video su social, contagiando anche altri coetanei che, per curiosità, iniziano a “giocare”.

Aspetto psicologico/patologico

La maggior parte di coloro che praticano quest’attività lo fa per trasgressione, per mettersi alla prova, per rinforzare il loro ruolo all’interno del gruppo dimostrando il proprio coraggio. Dietro a questi comportamenti non c’è una vera presa di coscienza di ciò che si sta facendo. I ragazzi sono capaci di spingersi fino al limite, senza pensare a conseguenze come il provocare gravi danni permanenti al cervello, o anche solo il rischio di cadere e farsi male. La valutazione fatta da questi ragazzi spesso è solo oggettiva: ‘’l’ho visto fare a lui e non gli è accaduto nulla, quindi posso farlo anche io’’.

Aspetto educativo

Sempre più ragazzi negli ultimi decenni praticano attività così pericolose e letali. Affinché queste possano essere prevenute è necessario innanzitutto che genitori ed educatori, e in generale tutte le aziende educative, siano in grado di riconoscere ciò che sta avvenendo e, di conseguenza, porsi come ponte tra la comunicazione, e quindi il web, e l’educazione dei loro figli e ragazzi. Parlare con loro rispetto a questo argomento può essere utile: si possono usare immagini visive e concrete, così da impressionare i ragazzi e distoglierli dalla volontà o dal desiderio di sperimentare queste pratiche, oppure menzionare i rischi del gioco, per metterli di fronte a ciò che realmente accade e non ciò che gli altri vogliono far vedere all’interno dei video che postano in rete.

Conclusioni

Anche se la consapevolezza della presenza di questo “gioco” sta crescendo e i genitori stanno iniziando a comprenderne veramente i rischi, tuttavia l’Associazione internazionale Games Adolescents Shouldn’t Play stima che ogni anno negli Stati Uniti a causa del Choking Game, o varianti molto simili, muoiano da 250 a 1.000 giovani. Nonostante sia difficile calcolare una statistica precisa, dal momento che molti casi vengono classificati come suicidi, queste percentuali dovrebbero far preoccupare tutti coloro che si occupano di educazione e spingerli a ricercare nuovi metodi per raggiungere i giovani lì dove le famiglie spesso fanno fatica ad arrivare.