Introduzione

Tinder è un’applicazione che viene utilizzata dagli utenti per chattare e conoscere nuove persone.

E’ comunemente utilizzata come app di incontri ma oggi si è ramificata a fornire più servizi.

Nell’utilizzo di quest’applicazione le persone che si incontrano “virtualmente” utilizzano due metodi che vengono chiamati così:

  • Swipe: letteralmente significa “strisciare sullo schermo”; in pratica ogni volta che vedi il profilo di una persona swipi verso destra se ti piace (corrisponde a un like) e a sinistra se non ti piace e quindi corrisponde ad un no.
  • Match: quando metti like a una persona ed il like è ricambiato avviene il match e possono iniziare a conversare in chat.

Secondo il Global Web Index, il 45% delle persone che fanno uso di Tinder hanno tra i 25 ed i 34 anni; Mentre il 38% tra i 16 ed i 24 anni.

Aspetto storico/sociologico

Tinder è stata creata da Sean Rad nel Settembre del 2012 durante un party Universitario, presso l’University of Southern California, dove si è appunto laureato il suo fondatore.

Questa applicazione ricorda molto la prima versione di Facebook, ideata da Mark Zuckerberg.

Oggi Tinder non viene utilizzata solo come chat che serve per avere rapporti interpersonali, ma anche per alcune campagne pubblicitarie; Un noto marchio di capi d’abbigliamento ad esempio, nel 2016 ha annunciato che avrebbe pianificato una campagna pubblicitaria all’interno dei siti d’incontri come Tinder e Grindr.

Aspetto psicologico/patologico

La piattaforma di Tinder è una manna per gli inserzionisti perché offre utenti molto coinvolti emotivamente. Che si tratti di solitudine, noia o tristezza, gli utenti aprono inesorabilmente l’app alla ricerca di una spinta positiva.

Un esempio è che l’applicazione viene utilizzata molto di notte, di conseguenza in questo contesto si inserisce perfettamente una brand che offre serate divertenti o street food.

Tra gli aspetti problematici di Tinder troviamo sicuramente la dipendenza che ne può conseguire attraverso l’utilizzo frequente.

Secondo la rivista Business Week, in media, i follower di Tinder (chiamati anche Tinderer), controllano l’applicazione 11 volte al giorno per 7 minuti a volte; Prova che genera non poca dipendenza.

Inoltre secondo un gruppo di esperti che hanno condotto un’indagine e che l’hanno presentata durante l’American Psycological Association molti utenti che utilizzano l’applicazione hanno una bassa autostima e sono insoddisfatti del proprio corpo. Questa ricerca ha coinvolto 1300 studenti.

Gli utenti che lo utilizzano hanno livelli più bassi di autostima rispetto a chi non lo utilizza e sembrano vergognarsi maggiormente dei loro corpi.

Aspetto educativo

In questo mio lavoro di ricerca voglio riportare brevemente la storia di una ragazza di 16 anni che andrò a chiamare Anna.

Anna ha iniziato ad utilizzare Tinder in quanto si sentiva molto sola e abbandonata dal ragazzo che l’aveva appena lasciata. Ha contattato in quest’applicazione un ragazzo di 22 anni, Tommaso, e dopo qualche giorno di scambio di messaggi il ragazzo le propose di uscire. Tommaso le ha proposto di vedersi in un parcheggio di un supermercato alle 21 di un lunedì e le ha detto che da lì si sarebbero spostati in un bar a bere qualcosa assieme. Il problema è nato quando al momento dell’incontro la persona che si è presentata ad Anna in realtà aveva 45 anni e il suo scopo è stato quello di approfittarsi sessualmente della ragazza.

Questa storia è necessaria per dire che serve un’educazione al giusto utilizzo di quest’applicazione in quanto viene utilizzata da gente adulta ma anche da persone molto giovani. Molta gente utilizza profili fake per avere prestazioni sessuali da altre persone. Non è purtroppo difficile ed insolito cadere nella trappola.

 

Conclusioni

Possiamo in conclusione affermare quanto Tinder sia un’applicazione piacevole per poter conoscere gente nuova, quanto pericolosa per chi ne fa un utilizzo dipendente e scorretto. E’ necessario fare molta attenzione ai rischi a cui può andare incontro la persona che ne fa uso.